VI PRESENTO L'EGO, COS'E' E COME NASCE
Partiamo da un concetto semplice quanto profondo: “Chi sono?”
Sono un avvocato, un padre di famiglia, un buon marito, un dottore, uno studente. Cazzata.
ECCO COS’E’ L’EGO
Prima di continuare a leggere, assumiti la responsabilità di farti una pesante autocritica.

L’ego è una disfunzione dell’essere, un’energia semi autonoma che prende il controllo delle persone attraverso l’identificazione con la forma. Questa compulsione ad identificarsi con beni materiali, riconoscimenti professionali, sentimenti determina una condizione di sofferenza generale nella vita di ognuno di noi.
L'ego è quell'energia che ci condiziona a vivere con ideologie, limiti, ci costringe ad identificarci con il pensiero, quindi se sono ciò che penso, e tu non la pensi come me, allora tu sei diverso.
Dispiace dirlo ma Cartesio ha fallito.
Questo concetto al quanto banale è la causa di tutti i mali nel mondo, delle guerre e del razzismo.
CHI SARESTI SE NON AVESSI NESSUNA
IDENTIFICAZIONE? SAPRESTI DIRMELO?
Entriamo nel pratico.
Un bambino sta giocando con un piccolo ramo, ad un tratto qualcuno glielo toglie e il bambino comincia a piangere. Potrebbe prendere qualsiasi altro ramoscello, ma lui piange perché gli è stato tolto quello “suo”.
Bene sappiate che la mente egoica ha una duplice disfunzione:
- DISFUNZIONE DI CONTENUTO
- DISFUNZIONE DI STRUTTURA
La disfunzione del contenuto è rappresentata in questo caso dal ramoscello, non importa se il bambino sia ricco o sia povero, se fosse un ramo o un giocattolo sofisticato, la sofferenza è la stessa.
La disfunzione di struttura, (la più pericolosa) è da ritrovare nell'aggettivo possessivo "mio, suo..."
Gli aggettivi possessivi che cominciamo ad usare in overdose da piccolini ci legano sempre di più alle cose, alle situazioni, costruendo un processo mentale che rimane solido per tutto il resto della nostra vita. L’ego cerca sempre l’identificazione con la forma, si sente sazio quando si lega e genera sofferenza quando non trova legami con essa.
Prestate attenzione, l'identificazione avviene a livello di contenuto con qualsiasi forma, sia che essa sia un bene materiale sia un sentimento, un dolore.
Identificarsi significa proprio idem che vuol dire stesso e facere che vuol dire fare, letteralmente quindi farla uguale. Ma uguale a cosa? A me.
L’ego distorce il modo di vivere la vita, ci sono persone che hanno un ego così forte che non hanno più la consapevolezza di chi siano realmente e in prossimità di morte si accorgono che tutte le cose esteriori non hanno mai avuto nessuna relazione con chi siano stati veramente.

Non siamo più capaci di vivere senza ego, abbiamo creato questa illusione per catturare meglio la realtà e avere un'identità definita.
I social media, per esempio, hanno attivato il processo di crescita dell'ego in maniera esponenziale, il mondo non riesce più a vivere senza, è diventata un estensione della mente egoica. Anche le relazioni sono diventate disfunzionali.
Einstein diceva che maggiore e la conoscenza minore è l'ego. Più che conoscenza bisognerebbe parlare di consapevolezza. Oggi le persone sono ipnotizzate, sono intrappolate nell'ego e pensano di essere libere, ma puntualmente si soffre, ci si dispera si torna a litigare ad arrabbiarsi, a dare ragione e a dare torto.
Scopri come liberarti dall'ego con 3 semplici passi.
Commenti
Posta un commento